top of page

Cosa significa davvero Bohémièn?

Sentiamo spesso parlare di stile bohémien, o bohemian in inglese, o del termine boho, boho chic... ma cosa indicano esattamente? oggi molti lo associano allo stile hippie degli anni '60 ma in realtà è solo una delle tante evoluzioni storiche e culturali che questo termine ha ispirato. Ma partiamo dall'inizio.


Il termine bohémien (boemo) naque a Parigi alla fine del IXX secolo e stava ad indicare lo stile di vita di artisti borderline ed anticonformisti dell'epoca, i quali ideali erano la ricerca della verità, libertà e bellezza.

Questo stile di vita non era seguito solo dai francesi, ma anche dagli artisti migrati da ogni parte del mondo perché perseguitati per ragioni politiche, religiose o perché alla ricerca di se stessi.

Spesso questi artisti frequentavano i bassi fondi parigini e si mescolavano ai gitani che si pensava erroneamente provenissero dalla Boemia (Rep. Ceca), da qui il termine Bohémien.


Inoltre tra questi immigrati vi erano anche moltissimi giovani dell'est Europa che frequentavano la Sorbona, nel Quartiere Latino; Il loro stile di vita, opposto a quello soffocante della società borghese dell’Ottocento, suscitò particolare interesse tra i giovani studenti in Francia, come evoluzione dello stile di vita dissacrante e autodistruttivo già praticato dai “Poeti maledetti” francesi nella seconda metà del secolo. Perciò, quasi in contemporanea con il movimento poetico del Decadentismo a cui appartenevano tali poeti, nacque il termine “bohémien”.


Nel libro di Henri Murger, pubblicato nel 1845 “La vie de Bohème” (da cui nacque l'opera La Bohéme di Puccini), vengono descritti tre diversi tipi di bohémiens: i sognatori sconosciuti (gli artisti poveri), gli amatori (i borghesi annoiati che non accettavano il loro stile di vita conformista) e gli ufficiali famosi (bohémiens divenuti celebri e benestanti ma che continuavano a praticare uno stile di vita misero ed eccentrico).


Il movimento bohémien ebbe il suo apice durante la Belle Epoque ossia gli anni che vanno dal 1896 alla Prima Guerra Mondiale (1918) in una nuova evoluzione e la adottarono in modo più ampio anche molti artisti dell'alta borghesia come il celebre Gruppo di Bloomsbury di Londra, il circolo culturale fondato da Virginia Woolf e da sua sorella. Un club esclusivo al quale appartenevano celebri scrittori, pittori, poeti e filosofi dell'Inghilterra dei primi del novecento. Ostentavano comportamenti anticonformisti, a volte trasgressivi o scandalosi con idee politiche rivoluzionari per l'epoca e per questo vennero etichettati come bohémiens sebbene appartenessero all'alta società. Questi ultimi sono l'esempio del termine bohémien nel senso più moderno.


Lo stile di vita boho e boho chic di oggi

Oggi questo stile di vita fu ripreso negli anni 60, ma non significa per forza avere una vita sregolata e vestire di frange e gonnelloni! Oggi lo stile boho (diminutivo di bohémien), è molto ampio: indica un basso profilo ma estremamente ricercato e personale; uno stile di vita più slow ed ecologico, che guarda all'essenziale e al rapporto con la Natura. E' caratterizzato dagli stessi ideali di verità, libertà e bellezza ma vive in un mood romantico, poetico ed artistico, (nel senso di amore per l'arte, espressione di sé, senza essere per forza dei pittori o dei musicisti se non per passione).


La Di Dà Atelier - Foto Andrea Di Giampasquale


Col termine boho chic il significato non cambia molto, semplicemente diventa più elegante e si arricchisce di dettagli più o meno preziosi. Nell'ambito del matrimonio, ad esempio, si preferiscono per coerenza abiti comodi, non convenzionali, sartoriali, scivolati ma con dettagli di pizzi preziosi, sete naturali nei colori della Terra. Un abito boho chic, ad esempio, può essere anche pieno di perline o swarovsky ma avrà linee semplici e dettagli funzionali, quindi può essere retro, vintage, romantico o moderno, pur restando bohémien. Le stesse linee guida valgono anche per arredare casa in questo stile e per tutti gli aspetti personali; come dicevamo, questo è un vero e proprio stile di vita, che viene naturale perché è un modo di essere, non di apparire.



La Di Dà - Foto Flavia Fiengo


Ci sembrava doveroso iniziare chiarendo questo punto perché racchiude tutti quegli ideali in cui crediamo e sui quali è nato il progetto LA DI DA'.


La Di Dà Atelier - Foto Andrea Di Giampasquale



0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page